Da Redazione, 22/09/2022
Paul Sabatier studiò presso la Facoltà di Teologia della Sorbona di Parigi. Nel 1885 venne assegnato come pastore alla chiesa di Saint-Nicolas, a Strasburgo, ma nel 1889 fu espulso dalla Germania per aver rifiutato una offerta di avanzamento subordinata alla richiesta della cittadinanza tedesca. In seguito svolse attività pastorale per la comunità di Saint-Cierge-la-Serre nelle Cévennes per quattro anni, dopo di che si dedicò interamente alla ricerca storica del Cristianesimo.
Fu allievo di Ernest Renan, che lo invitò a scrivere una biografia san Francesco d'Assisi. Avendo già pubblicato una edizione della Didaché e intrattendosi in corrispondenza pluridecennale con Walter Goetz, nel 1893 pubblicò Vie de saint François d'Assise a Parigi (trad. it. Vita di San Francesco d'Assisi, 1896). Questa opera gli diede fama mondiale, nonostante egli fosse calvinista ed il soggetto della sua opera invece un santo cattolico. La conoscenza approfondita delle fonti e il loro esame critico fecero scuola. L'opera fu tradotta in molte lingue e diede grande impulso allo studio di documenti medievali, soprattutto quelli collegati alla storia dell'Ordine dei frati Minori.
Nel 1902 fondò ad Assisi la Società Internazionale di Studi Francescani e nel 1919 divenne professore di storia alla Facoltà di Teologia protestante di Strasburgo.
La vicinanza alla teologia liberale del fratello e anch'egli pastore Louis Auguste Sabatier e la familiarità con gli ambienti cattolici italiani e francesi lo portarono a partecipare al movimento modernista. A questo riguardo, oltre alle opere storiche, pubblicò anche Les modernistes (1909) e L'orientation religieuse de la France actuelle (1912). Le sue opere, dopo un'iniziale accoglienza cattolica favorevole, furono poste all'Indice, così come parte di quelle dell'educatrice Antonietta Giacomelli, con la quale condivise iniziative rivolte ad un riforma religiosa in senso cristiano.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, contro il voto pacifista emesso dalla Società di studî francescani, difese pubblicamente su The Times del 22 luglio 1915 le motivazioni per le quali la Francia era scesa in guerra.
Fu nominato cittadino onorario di Assisi il 7 maggio 1898. Ricevette lauree honoris causa dalle Università di Edimburgo, Aberdeen e Oxford. Nel 1923 divenne socio straniero dell'Accademia dei Lincei.
Per volontà della figlia il suo archivio è conservato presso il Centro Studi per la Storia del modernismo dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo".
La Società internazionale di Studi francescani di Assisi assegna un premio biennale a lui intitolato alla migliore tesi dottorale di tema francescano.